Perché si chiamano “Soreli Gold”

Creati dall’Università di Udine nel 1997, attraverso incroci e successive valutazioni, i kiwi Soreli Gold hanno un aspetto gradevole e un gusto riconoscibile: il colore della buccia è marrone brillante e la polpa è di colore giallo intenso.

Su questo aspetto ci riconduce il loro doppio nome: “soreli” significa “sole” nel dialetto locale e “gold” è “oro” in inglese.

La stagione del kiwi italiano

A fine settembre si aprirà ufficialmente la stagione del kiwi italiano e in generale del kiwi dell’emisfero Nord.

Ogni varietà di kiwi ha i suoi tempi di raccolta.

Ad aprire la stagione saranno i kiwi gold, kiwi a pasta gialla pronti da consumare già in ottobre; solo a novembre comparirà nelle nostre tavole lui, il classico kiwi verde Hayward.

Occhio ai tempi: i kiwi gialli Soreli Gold non rimangono a lungo e già a Natale possiamo gustare gli ultimissimi!

Quanti sono i tipi di kiwi?

Come per tutti i frutti, anche per il kiwi è stata fatta una selezione tra le diverse varietà.

Nel nostro paese la varietà di kiwi più diffusa è la Hayward. Le caratteristiche di questa specie sono: grande dolcezza ed eccellente pezzatura dei frutti, elevata capacità di adattamento alle diverse condizioni di coltivazione, ottima produttività.
Altre varietà molto conosciute sono: Abbot, Allison, Bruno, Katuscia, Top star, Tumuri, Matua, Autari, M3.
Come portainnesti, invece, il più utilizzato è quello della varietà Bruno.

I fiori dei kiwi

La coltivazione del kiwi permette di avere un’abbondante fruttificazione.

Bisogna seguire però alcuni accorgimenti, prima di tutto, tener presente una caratteristica fondamentale dell’actinidia: è questa una pianta dioica.

Questo vuol dire semplicemente che esistono piante di kiwi femminili, ossia che fruttificano, e piante di kiwi maschili, che non fruttificano ma che sono fondamentali per l’impollinazione.
L’identificazione del sesso della pianta di kiwi è possibile attraverso l’osservazione dei fiori.

Fiori femminili di kiwi

I fiori femminili sono unici, molto grandi e di colore bianco. Sono inoltre ben distanziati tra di loro per consentire la formazione del frutto.

Fiori maschili di kiwi

I fiori maschili sono riuniti in grappoli, di una colorazione panna e dimensioni minori. Inoltre l’interno del fiore è ben in evidenza.
Per svolgere la loro funzione di impollinatori, producono polline in abbondanza, ma presentano ovuli malformati.

Come riconoscere una pianta di kiwi

Spesso vediamo filari che possono sembrare dei vitigni, ma guardando meglio scopriamo essere coltivazioni di kiwi. Ecco come riconoscerle.

Foglie

Le foglie dell’actinidia ricordano la forma del cuore, sono tondeggiati, con la parte finale appuntita ed i margini dentellati. Il kiwi è una pianta a fogliame caduco, ossia perde le sue foglie durante il periodo autunnale.

Tronco

Il tronco principale della pianta e le ramificazioni più vecchie si presentano con una corteccia ruvida tendente al marrone. Da qui si sviluppano numerose ramificazioni.
I giovani getti sono molto teneri e hanno consistenza erbacea. Inoltre sono ricoperti da una fine peluria rossiccia, così come i piccioli delle foglie e dei fiori.

 

Come sono fatte le piante di kiwi?

La pianta dell’actinidia si presenta come una liana rampicante che può raggiungere notevoli dimensioni. Misurata in altezza, può arrivare anche a 10 metri!

Essendo una pianta rampicante, la coltivazione del kiwi ha bisogno di sostegni. Inoltre, necessita di essere ancorata a dei supporti per avere una crescita ordinata. Ancoraggi che in natura trova, ad esempio, negli alberi o nelle rupi. Per questo motivo, per coltivare kiwi, la forma di allevamento più diffusa è la pergola, facile da realizzare anche in ambito domestico.

Il kiwi in Italia

In Italia la coltivazione del kiwi inizia a partire dagli anni settanta e si diffonde ben presto prima nelle regioni del Centro-Nord, per estendersi a tutta la penisola. La produzione è concentrata maggiormente in Lazio, Piemonte e Veneto.
Il successo della sua diffusione nel Bel paese è tale, che, ad oggi, l’Italia risulta essere il secondo produttore di kiwi al mondo dopo la Cina.

BIOFACH 2018

“Into Organic”

Partecipare a Biofach significa veramente immergersi nel mondo del Bio. E’ quanto faremo anche noi, dal 14 al 18 Febbraio, prendendo parte alla più importante fiera del cibo biologico con i nostri prodotti.

BIOFACH accoglie ogni anno persone, idee e sapori che compongono l’attuale realtà del Bio nel mondo. Obiettivo: tornare a casa con una valigia di ispirazioni e contatti.

 

FruitLogistica 2018

Dal 7 al 9 Febbraio 2018, Sapori di Marca farà parte delle 3000 imprese rappresentati l’intero settore di produzione provenienti da tutto il mondo che prenderanno parte alla Fiera.

L’appuntamento è a Berlino, ci trovate presso il padiglione 4.2, stand A-06.

Aderiamo inoltre alla piattaforma che pone in relazione visitatori e i produttori partecipanti: cliccate su Sapori di Marca Virtual Market Place per visualizzare la nostra pagina aggiornata.

Il Kiwi in Europa

Solo nel 1800 il kiwi varca i confini cinesi ad opera di un collezionista della Società Reale Britannica di Orticoltura, che inviò alcuni frutti e i loro semi in patria. Lyndley effettua la sua descrizione botanica (1836), mentre J.E. Planchon, secondo la sua classificazione tassonomica, la ascrive al genere Actinidia. Vengono coltivate le prime piante per conto dell’Orto Botanico di Kew, nei pressi di Londra, senza però avere seguito commerciale.

Servirà il decisivo intervento di E. Wilson, il quale introdusse nuovamente il frutto, da cui poi un vivaio inglese ottenne i semi necessari per la crescita delle piantine, vendute in tutta Europa a partire dai primi anni del Novecento.

Con una diffusione limitata, l’Actinidia conquista piano piano i gusti europei, affermandosi solo dopo la metà del XXsecolo.